Approva se vi è una chiara indicazione che la salute del trapiantato sarà migliorata, ma è riluttante se il risultato è incerto.
La donazione è una questione di coscienza individuale.
I trapianti sono accettati dalla Chiesa cattolica e la donazione è incoraggiata in quanto atto di carità.
Gli ebrei ritengono che se è possibile donare un organo per salvare una vita, è obbligatorio farlo. Poichè ridonare la vista è considerato salvare la vita, è incluso anche il trapianto della cornea.
Non pone obiezioni alle procedure che contribuiscono a migliorare lo stato di salute, ma la donazione dell’intero corpo per la sperimentazione o la ricerca non ne segue la tradizione.
La donazione degli organi per il trapianto è una decisione individuale.
I musulmani approvano la donazione da parte di donatori che abbiano dato in anticipo il proprio consenso per iscritto e gli organi non devono essere conservati, bensì trapiantati immediatamente.
La donazione degli organi per i trapianti è una questione personale.
Incoraggia e sostiene la donazione degli organi.
La donazione degli organi per i trapianti è una questione personale.
Non prende posizione, lasciando la decisione all’individuo.
La donazione è questione di coscienza individuale fatto salvo che tutti gli organi e i tessuti devono essere completamente privi di sangue.
DONIAMO
Perchè le differenze non rappresentino un limite, ma un valore aggiunto
Fai una scelta consapevole: sottoscrivi la dichiarazione di volontà per la donazione di organi e tessuti
Sua Santità il Dalai Lama
donare i propri organi nella tradizione buddhista quando la persona è ancora viva. In questo caso bisogna che questo sia in armonia col livello della nostra pratica.
Quando siamo morti è molto utile che il cadavere possa servire ad aiutare gli altri. Dopo la morte non ci sono ostacoli”.
Mahavagga VIII.26, 1 – 8
Phramaha Laow Panyasiri, Abate, Il Tempio Buddhavihara
Il-Myon, moncao buddista e direttore del Buddhist- operate Life Share Association
Il Consiglio della Legge Islamica della
Gran Bretagna ha dichiarato che:
1) Il medico è l’autorità che può definire i segni della morte
2) La conoscenza medica attuale considera l’arresto cerebrale una definizione di morte
3) Il Consiglio accetta l’arresto cerebrale come la fine della vita allo scopo del trapianto degli organi
4) Il Consiglio sostiene il trapianto degli organi come un mezzo per alleviare il dolore o salvare le vite sulla base delle condizioni della Shariah
5) I Musulmani possono portare la carta del donatore
6) Il parente più vicino al morto, anche in assenza di una carta del donatore, può dare l’assenso alla donazione degli organi per salvare altre vite umane
7) La donazione degli organi dev’essere gratuita senza alcuna ricompensa
8) La vendita degli organi è proibita
Shaykh Zaki Badawi, Muslim College, Londra
Surah n.5 Versetto n.32
“...E chi ne abbia salvato uno, sarà come
se avesse salvato tutta l’umanità”.
Guru Nanak
All’interno di questo mondo, bisogna cogliere l’occasione per le azioni disinteressate verso gli altri (SEVA), poi avremmo la possibilità di risiedere nella dimora divina
Rabbinato Centrale di Israele
La solidarietà e l’aiuto a chi soffre sono principi fondamentali dell’Ebraismo; la donazione di organi è un atto di grande solidarietà e di valore etico, nel quale la necessità di salvare una vita umana appare più importante della possibile offesa all’integrità del cadavere
Bhagavad Gita
Nelle scritture induiste vengono citati i 10 Niyamas ovvero le 10 azioni virtuose: la terza è Daan, il dono di sè. L’unica condizione perché l’atto sia moralmente lecito è quella che produca una effetto benefico.
«..gli uomini raggiungono la perfezione svolgendo ciascuno il suo dharma specifico (compimento dei propri doveri)..»
Chiesa Ortodossa
«Sulla base della divina Rivelazione, la Chiesa professa la fede nella risurrezione della carne dei morti. Nel rito funebre cristiano, la Chiesa esprime il rispetto dovuto al corpo di un defunto. Tuttavia, la donazione postmortem di organi e tessuti può diventare un’espressione di amore che si estende anche oltre la morte»
Catechismo della Chiesa Cattolica
“Il dono gratuito di organi dopo la morte è legittimo e può essere meritorio”
Giovanni Paolo II
La medicina dei trapianti si rivela, pertanto, strumento prezioso nel raggiungimento della prima finalità dell’arte medica, il servizio alla vita umana. Per questo, nella Lettera Enciclica Evangelium vitae ho ricordato che, tra i gesti che concorrono ad alimentare un’autentica cultura della vita “merita un particolare apprezzamento la donazione di organi compiuta in forme eticamente accettabili, per offrire una possibilità di salute e perfino di vita a malati talvolta
privi di speranza” (n. 86)