Facile essere generosi quando hai tutto, quando sei felice e la vita ti sorride. Difficile, oserei dire straordinario, quando perdi tutto. E perdere un figlio è perdere tutto.

Di tale straordinaria generosità si sono resi capaci i genitori di Stefano Parrottino, il 14enne milanese morto domenica 24 febbraio per un infarto.

Giovedì mattina il malore durante l’ora di educazione fisica al liceo Pasolini, l’immediato soccorso dell’insegnante con un massaggio cardiaco e dei sanitari con il defibrillatore, poi il ricovero all’Ospedale San Raffaele. Si sperava in un trapianto di cuore, ma non è arrivato. Domenica mattina all’alba la morte. I genitori hanno scelto di donare gli organi per salvare altre vite.

A voi, cari signori Parrottino, a voi, cari genitori tutti, e siete numerosi, che avete perso un figlio ma avete pensato agli altri in un momento così tragico, un ringraziamento pieno di tristezza ma anche di ammirazione e di speranza, da parte di AIDO Milano e di chi scrive, che ha vissuto in prima persona, nel 2009, la dura esperienza familiare del trapianto e la commozione di ricevere un dono così grande, un dono che ti salva la vita, un dono che ti cambia la vita.

Donare gli organi significa rispondere alla morte con la vita… quasi vincere sulla morte con la forza della vita.