Per la festa della mamma, AIDO Milano vuole condividere con tutti voi la storia di una “rinascita” che ha come protagonista proprio una mamma, la Signora Antonella Bielli, che ringraziamo per averci raccontato la sua toccante esperienza.
LA RINASCITA
27/08/2010 E’ l’ultimo giorno di ferie, sono già in ufficio ma non so che fare, il pensiero che mi perseguita è sempre lo stesso, ormai da alcuni mesi. Vorrei che tante persone, come me, abbiano a condividere la mia esperienza vissuta “nel mezzo del cammin” della vita. Sono passati alcuni anni dalle prime parole scritte su un foglio bianco ma lo stesso pensiero torna costantemente: scrivere la mia esperienza. I miei figli con molta perplessità mi hanno regalato il libro “CHIEDO SCUSA”. L’ho letto in un batter d’occhio diceva tutto quello che avrei voluto dire anch’io: la sofferenza in solitudine ed il nascondimento del dolore per non pesare sugli altri, le trasfusioni, i continui ricoveri ecc.. Io mi sono trovata con una malattia per di più “PRIMARIA” altri, come l’autore, per un errore della vita si ritrovano in questo incubo.
GENNAIO 2013 Sono alla soglia del 10° ANNO di TRAPIANTO e pronta a festeggiare con tutte le persone care che sono state vicine alla mia famiglia in quei terribili momenti. Organizzo una mega festa.
5/04/2013 Ho avuto una giornata meravigliosa. La festa dei miei 50 + 10, si, perché da 10 anni sono rinata e … rinata al meglio.
IERI Ero molto insicura, sempre sottomessa, ho sempre fatto il 2°: da ragazzina, da giovane sposa, da giovane mamma; un marito molto forte, il lavoro impegnativo mi hanno sempre messo in 2° piano e poi…….36 anni. “Ho 36 anni, sto molto male e finalmente dopo diversi mesi di controlli, esami e visite mediche arrivo dal Prof. Colombo il quale dichiara: “Eh signora cara… la sua non è una semplice colite, lei ha una grave malattia”. Stroncata, annientata, che ne sarà dei miei figli? di mio marito? Non mi rassegno, sto troppo male, voglio assolutamente un altro consulto. Ecco il Professor Dioguardi, GRAZIE professore ho ricevuto da Lei la forza di continuare e direi per i 10 anni successivi discretamente bene” Crollai il giorno del S. Natale del 2002, nonostante fossi stata messa in lista di attesa due mesi prima, i medici del Policlinico non credevano al mio, così repentino, peggioramento. Il mese di gennaio restai nel mio letto curata da mio fratello medico (Lui oggi mi ha lasciato per un male incurabile – alla stessa epoca della mia rinascita Lui se n’è andato – 50 anni – ) A metà febbraio, una mattina per me molto velata, mio marito mi caricò in macchina e mi accompagnò in Ospedale. In pochi mesi dimagrii 17 kg., il mio aspetto giallognolo era sempre più cadaverico e stavo sempre peggio. Il carissimo Prof. Rossi era incredulo nel vedermi così deperita ed il 24 Febbraio del 2003, dopo una domenica in fin di vita alle ore 21 una infermiera corse verso di me in lacrime … abbracciandomi mi comunicò che finalmente la mia ora del trapianto era arrivata. Passai un mese circa in terapia intensiva dopo aver sopportato due operazioni di oltre 12h l’una e in uno stato che mai augurerò a nessuno. Ho trascorso altro tempo in reparto, il trapianto non era andato molto bene, ma il fegato cambiato mi aveva permesso di vivere quindi, grazie a chi comunque, ha creduto di procedere con l’operazione ed a chi ha avuto il coraggio di donarmi quell’organo. Tutti Voi medici Vi alternavate per tenermi tranquilla, GRAZIE di tutto e GRAZIE di cuore. Dopo due mesi il 5 aprile ho compiuto 50 anni, tutti Voi mi avete coccolato in quel reparto che non scorderò mai, mi avete fatto un grande regalo “il nuovo organo” e dal 10 aprile tutto è andato sempre meglio. GRAZIE Prof. Fassati, perseguitato da mio marito ogni giorno, GRAZIE Prof. Rossi che non mi ha mai abbandonato, presente anche nei giorni di festa, GRAZIE dott. Melada ricordo quei giorni in cui ogni ora passava per informarmi sull’esito degli esami, GRAZIE dott. Paone, dott. Reggiani, dott. Maggi, dott. Gatti, dott. Caccamo, GRAZIE a Gigliola ancora oggi molto attiva, GRAZIE a tutti gli infermieri, ai giovani laureandi ed a tutti quanti non ricordo, che hanno fatto tanto per ridarmi la vita. Soprattutto GRAZIE ai miei donatori ed alle loro famiglie, di cui non saprò mai nulla ai quali vanno le mie preghiere ed i miei pensieri giornalieri. Con la Loro morte mi è stata ridata la vita: ma io sono sufficientemente riconoscente a Loro ed a Voi? Perché io, ho meritato così tanto? Per due interi anni non sono riuscita a raccontare nulla di ciò che ho passato neppure a mio marito ed ai miei figli. Piangevo, piangevo, piangevo sempre, GRAZIE dott.ssa Ferri a Lei ed alla Sua collega di cui non ricordo il nome, finalmente sono uscita dal “tunnel.” GRAZIE alla medicina e GRAZIE a Dio che ho pregato tanto e pregherò per sempre. GRAZIE alla mia famiglia che mi ha sopportato tanto, ha dovuto trascorrere dei periodi difficili , ma sempre, sempre vicini, ed ancora oggi GRAZIE di tutto.
OGGI RINATA – Sto bene. Sono sicura di me, sono sempre in 1° fila, sono a disposizione di tutti, forte, sempre pronta ad insegnare, coraggiosa, pronta a risolvere ogni problema quotidiano mio e degli altri, personale e di lavoro. Sono ormai al pari di mio marito, dirigo l’ufficio con 15 persone, sono sempre felice, solare e sorridente con tre nipotini con le loro esigenze, a disposizione di chi ha bisogno, mamma, moglie, nonna, consigliera, direttrice, casalinga ed organizzatrice di ogni evento, non esistono problemi. LA VITA E’ MERAVIGLIOSA!
Gallarate, 4/03/2014 Antonella Bielli