Continua e deve continuare su tutto il territorio nazionale l’attività di donazione e trapianto di organi e tessuti da donatore deceduto, nonostante l’emergenza Coronavirus.
Solo ieri l’équipe di Chirurgia Toracica e di Trapianti di Polmone del Policlinico di Milano, capolista per numero di trapianti di polmone nel 2019, ha effettuato un trapianto di polmoni in piena emergenza Covid-19. “I pazienti in lista d’attesa per il trapianto non devono perdere le speranze in un momento come questo”, sono state le parole del Prof. Lorenzo Rosso.
Secondo i dati del Centro nazionale trapianti, in questo momento l’attività di donazione e trapianto sta subendo una contrazione negli ospedali delle zone più colpite dall’emergenza coronavirus a causa dell’inevitabile sovraccarico delle rianimazioni, ma sta comunque proseguendo in tutta Italia grazie all’impegno costante dell’intera Rete trapiantologica nazionale.
Nella nota della Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, concertata con il Centro nazionale trapianti, e inviata agli assessori alla salute di tutte le Regioni, si sottolineano gli sforzi profusi, in questo periodo di criticità, da parte delle Regioni e Province autonome, si ringraziano gli assessori per l’ampia collaborazione, mai venuta a mancare in questo particolare momento e si chiede alle Regioni di continuare a fornire il supporto necessario perché l’attività di donazione e trapianto sia mantenuta e inserita, quale attività di urgenza, nella programmazione e nella riorganizzazione dei servizi, soprattutto nelle Regioni maggiormente colpite dall’emergenza.
La nota prosegue ricordando che l’attività chirurgica di trapianto riveste un carattere di urgenza, non in quanto intervento chirurgico in sé, ma in quanto connessa alla disponibilità del donatore, condizione non programmabile e indispensabile per l’esecuzione del trapianto, che rappresenta un livello essenziale di assistenza e terapia salvavita per molti pazienti.
Foto di Betty Colombo.
Francesca Boldreghini