17 gravidanze in 11 donne cardiotrapiantate, 12 delle quali con esito positivo, a fronte di tre aborti spontanei nel primo trimestre e due interruzioni volontarie nel primo anno dopo il trapianto, il più critico e delicato. Nessun caso di rigetto o di infezioni gravi, nel corso delle gravidanze portate a termine con successo, mentre la terapia immunosoppressiva è stata adattata caso per caso. La maggior parte dei bambini era di piccole dimensioni rispetto all’età gestazionale, ma nessuno dei neonati presentava alla nascita particolari problemi.

Questi dati, riportati dai medici dell’Ospedale Niguarda di Milano, e raccolti dalla rivista scientifica Transplantation, parlano da soli.

Il trapianto non solo salva la vita a chi trova in esso l’unica terapia possibile, ma permette anche di tornare a condurre una vita assolutamente normale, potendo ritornare a studiare, lavorare, viaggiare, fare progetti ed anche coronare il sogno di avere figli.

Come afferma un articolo del Corriere della Sera di oggi, ”il trapianto raddoppia la vita”!